Règles sur le cabotage en Italie
Extrait de : http://www.romagnaoggi.it/cnanews/2009/5/4/123327/stampa/
E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n° 86 del 14.4.2009 il provvedimento inerente le nuove disposizioni per il cabotaggio stradale di merci sul territorio Italiano. Si tratta di una normativa più restrittiva della precedente, che tende a porre delle limitazioni all'attività di trasporto svolta in Italia, da vettori stranieri.
La nuova norma, entrata in vigore il 29 aprile 09, prevede che i vettori comunitari ammessi ad effettuare il cabotaggio in Italia possano svolgere detto servizio alle seguenti condizioni:
1) che effettuino prima un trasporto internazionale a carico da un altro Stato membro o da un Paese terzo, dopo aver consegnato e scaricato le merci in territorio italiano;
2) l'attività sia limitata a 2 trasporti di cabotaggio nel nostro territorio, che devono essere svolti entro il termine di 7 giorni dall'ultimo scarico fatto in Italia e relativo al trasporto internazionale in entrata.
A bordo del veicolo va conservata, insieme alla copia conforme della Licenza Comunitaria, la documentazione che provi il trasporto internazionale in entrata in Italia nonché, per ogni trasporto di cabotaggio in seguito effettuato, un documento con i dati identificativi del mittente, del vettore e del destinatario delle merci con l'apposizione della data relativa alla consegna. Vanno inoltre indicati il luogo e la data di presa in consegna delle merci ed il luogo di scarico previsto; la descrizione della merce e suo imballaggio; il peso lordo (o la quantità altrimenti espressa) delle merci; la targa del veicolo a motore e del rimorchio.
Per chi svolge servizi di cabotaggio senza rispettare le disposizioni sopra indicate, il decreto prevede che vengano applicate le sanzioni nazionali vigenti. Alla data del 1° maggio 2009 sono ridefiniti i Paesi ammessi ad effettuare cabotaggio in Italia. Bulgaria e Romania, pur essendo entrati a far parte dell'Unione Europea dal 1° gennaio 2007, hanno il divieto di svolgere servizi di cabotaggio negli altri Stati UE sino al 1° gennaio 2010.
Elmo Giovannini
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E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n° 86 del 14.4.2009 il provvedimento inerente le nuove disposizioni per il cabotaggio stradale di merci sul territorio Italiano. Si tratta di una normativa più restrittiva della precedente, che tende a porre delle limitazioni all'attività di trasporto svolta in Italia, da vettori stranieri.
La nuova norma, entrata in vigore il 29 aprile 09, prevede che i vettori comunitari ammessi ad effettuare il cabotaggio in Italia possano svolgere detto servizio alle seguenti condizioni:
1) che effettuino prima un trasporto internazionale a carico da un altro Stato membro o da un Paese terzo, dopo aver consegnato e scaricato le merci in territorio italiano;
2) l'attività sia limitata a 2 trasporti di cabotaggio nel nostro territorio, che devono essere svolti entro il termine di 7 giorni dall'ultimo scarico fatto in Italia e relativo al trasporto internazionale in entrata.
A bordo del veicolo va conservata, insieme alla copia conforme della Licenza Comunitaria, la documentazione che provi il trasporto internazionale in entrata in Italia nonché, per ogni trasporto di cabotaggio in seguito effettuato, un documento con i dati identificativi del mittente, del vettore e del destinatario delle merci con l'apposizione della data relativa alla consegna. Vanno inoltre indicati il luogo e la data di presa in consegna delle merci ed il luogo di scarico previsto; la descrizione della merce e suo imballaggio; il peso lordo (o la quantità altrimenti espressa) delle merci; la targa del veicolo a motore e del rimorchio.
Per chi svolge servizi di cabotaggio senza rispettare le disposizioni sopra indicate, il decreto prevede che vengano applicate le sanzioni nazionali vigenti. Alla data del 1° maggio 2009 sono ridefiniti i Paesi ammessi ad effettuare cabotaggio in Italia. Bulgaria e Romania, pur essendo entrati a far parte dell'Unione Europea dal 1° gennaio 2007, hanno il divieto di svolgere servizi di cabotaggio negli altri Stati UE sino al 1° gennaio 2010.
Elmo Giovannini
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